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BAGNO PICCOLO E SPAZI IRREGOLARI?

Ristrutturare un bagno con dimensioni ridotte e spazi irregolari? Nulla è impossibile.

La produzione di arredamento per il bagno, oggi rende possibili soluzioni un tempo impensabili, permettendo il superamento di molte difficoltà.

SPAZIO DOCCIA

La scelta delle dimensioni del piatto doccia dipenderà dalle dimensioni e dalla disposizione del bagno. Se lo spazio per la doccia non è molto grande, si dovrebbe scegliere un piatto a forma angolare o quadrata. Se si dispone di uno spazio più grande si può optare per un piatto rettangolare più grande.

Le soluzioni per la doccia consentono di adattarsi a tutte le misure anche con angoli non a 90°. Si dovrebbe anche considerare se il piatto doccia deve adattarsi ad uno spazio irregolare (una colonna, un angolo, ecc.), poiché non è sempre possibile tagliare tutti i materiali. Ad esempio, i piatti in ceramica o acrilico non consentono di eseguire tagli, mentre quelli composti di resina e cariche minerali possono essere personalizzati su richiesta del cliente. E’ possibile quindi ordinare un piatto doccia in composti di resina a misura oppure eseguire in cantiere direttamente uno o più tagli necessari per adattare il piatto doccia nella posizione scelta.

Il box doccia si adatterà al piatto doccia grazie ad una vasta produzione di modelli e profili di compensazione. Inoltre le collezioni delle tante aziende trattate nello Showroom Edilmemi consentono di scegliere soluzioni totalmente trasparenti per lasciare più profondità visiva o optare  per soluzioni serigrafate o satinate totalmente o parzialmente ottenendo una maggiore privacy della spazio doccia. Anche i profili sono un’opzione da considerare. La maggiore leggerezza estetica delle cabine doccia senza profilo è fuori discussione.

L’assenza di struttura metallica permette al box doccia, soprattutto se è in vetro trasparente, di scomparire e aumentare la percezione dello spazio specialmente nei bagni piccoli. L’assenza del profilo inferiore consente una soluzione di continuità con il pavimento soprattutto se si sceglie di posare il piatto doccia a filo pavimento.

SANITARI

I sanitari prodotti attualmente hanno misure molto più contenute rispetto a quelli di una volta e sfruttano al meglio lo spazio grazie all’utilizzo, oramai consolidato, di cassette di scarico a muro ad incasso. Tuttavia e’ possibile optare anche per alcune modelli salvaspazio, ancora più compatti, leggermente più piccoli con profondità massima di 50 cm. Nel caso fosse difficile posizionare il bidet per poco spazio,  ricordatevi dell’opzione “doccette igieniche bidet” dotate di miscelatore di acqua calda, che potrebbe essere inserita in sostituzione del bidet o essere predisposta anche in presenza del bidet per agevolare persone anziane o con ridotta capacità di movimento.

ARREDO BAGNO

Molteplici soluzioni sono disponibili nel nostro Showroom con una vasta gamma di prodotti, finiture e colori.

Il lavabo ad esempio, può essere a colonna, a semi incasso oppure inserito in un mobile che lo contiene e sorregge. Quest’ultima soluzione è molto interessante in spazi piccoli e, se attrezzato con cassetti e ripiani, sarà anche un utile contenitore per tutto ciò che serve.

Se il bagno piccolo ha un utilizzo secondario, il cosiddetto “bagno degli ospiti”, fra le diverse dimensioni e forme disponibili di lavabi sicuramente i modelli impropriamente chiamati “lavamani” rappresentano la migliore soluzione.  Magari corredati da accessori integrati, in pochi centimetri assolvono la loro funzione completando gradevolmente la parete che li ospita.

 

 

 

Vieni a scoprire lo Showroom EDILMEMI a Palo del Colle. Una consulenza mirata alle tue esigente ti aiuterà nella scelta dei prodotti per la tua casa. Puoi prenotare un appuntamento o contattarci per informazioni anche su WhatsApp al numero 3426043484.

 

 

Bonus casa e condominio per efficientamento energetico

 

La Legge di Bilancio 2018 ha ridisegnato gli incentivi sul risparmio energetico con l’obiettivo di agevolare maggiormente i lavori capaci di migliorare la prestazione globale degli edifici.

Nelle singole unità immobiliari la detrazione Irpef e Ires varia dal 50% al 65% e continua ad essere applicabile a tutti gli edifici esistenti di tutte le categorie catastali (anche rurali e strumentali) su cui vengono effettuati lavori di efficientamento energetico. Per questi interventi l’agevolazione è prevista fino al 31 dicembre 2018.

Nei condomini il bonus arriva fino all’85% a seconda del miglioramento energetico che l’intervento produce e se i lavori avvengono in abbinamento a quelli antisismici. Sarà possibile usufruire dell’ecobonus sui condomìni fino al 31 dicembre 2021.

Da quest’anno la possibilità di cessione del credito corrispondente alla detrazione viene estesa anche alle ipotesi di interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari, non essendo più circoscritta a quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali.

Ecobonus singola unità abitativa: interventi con detrazione 65%

E’ possibile usufruire della detrazione del 65% per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici come gli interventi che migliorano di almeno il 20% il fabbisogno annuo di energia primaria rispetto ai requisiti del DM 11 marzo 2008 (all. A) e gli interventi di coibentazioni di strutture opache verticali e orizzontali che rispettano i requisiti del DM 11 marzo 2008.

Tra gli altri interventi sugli impianti che usufruiscono della detrazione 65% ci sono:
– installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
– sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompe di calore;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
– l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro, a condizione che l’intervento porti a un risparmio di energia primaria pari al 20%;
– l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

Ecobonus abitazione: interventi agevolati al 50%

La detrazione è ridotta al 50% per le spese, sostenute dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, relative a:
– impianti di caldaie a biomassa;
– caldaie a condensazione in classe A;
– acquisto e posa in opera di finestre ed infissi;
– acquisto e posa in opera di schermature solari.

Ecobonus condomini: agevolazione maggiorata fino al 75%

Gli interventi di efficientamento energetico nei condomìni beneficeranno di bonus graduati in base all’entità dei lavori e ai risultati raggiunti. Il punto di partenza sarà sempre la detrazione 50%-65% (come nelle singole abitazioni) ma si potrà salire al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio (come succede in caso di cappotto termico) e arrivare al 75% nel caso in cui l’intervento porti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva che consegua almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.

Le detrazioni saranno calcolate su un ammontare delle spese fino a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Il rimborso avverrà in dieci anni.

Avranno un incentivo maggiore gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati non solo alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla riqualificazione energetica. A questi lavori sarà riconosciuta una detrazione dell’80% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori.

La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e verrà calcolata su una spesa massima di 136mila euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (si tratta della somma del tetto di 96mila euro per unità immobiliare previsto dal sismabonus “tradizionale” e di quello di 40mila euro per unità immobiliare fissato per l’ecobonus).

I risultati raggiunti in termini di efficientamento energetico dovranno essere certificati da tecnici abilitati attraverso la redazione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Ecobonus condominio: gli interventi agevolabili fino al 75%

Oltre che per gli interventi già trattati per le singole unità immobiliari, usufruiscono dell’ecobonus le spese sostenute per:
– interventi di riqualificazione globale su edifici esistenti che consentano di conseguire un fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale non superiore ai valori riportati nelle tabelle di cui all’Allegato A del DM 11 marzo 2008 (come modificato dal DM 26 gennaio 2010).
– interventi sugli involucri degli edifici riguardanti le strutture opache verticali, le strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) e le finestre, comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno e verso vani non riscaldati, che consentano di ottenere una riduzione della trasmittanza termica U, in base ai valori indicati nella tabella di cui all’Allegato B del DM 11 marzo 2008.

Per gli interventi sull’involucro opaco, sia esso rappresentato dalle pareti perimetrali o dalle coperture, sono detraibili tutti i lavori volti alla Coibentazione e al miglioramento termico che garantiscano una riduzione della trasmittanza termica U così come indicata nella tabella di cui all’Allegato B del DM 11 marzo 2008.

Grazie al potenziamento dell’ecobonus i condomini saranno maggiormente incentivati ad agire globalmente sull’edificio (cosa non sempre possibile per gli appartamenti), coibentando tutte le pareti esterne con, ad esempio:
– Sistemi per l’isolamento a cappotto
– Facciate ventilate

Ecobonus + sismabonus in condominio: agevolazione fino all’85%

Gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati non solo alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla riqualificazione energetica, potranno detrarre fino all’85% delle spese sostenute in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori attraverso, ad esempio Rinforzi strutturali, giunti e dissipatori.